Fratello, tu dici che c’è un solo modo per adorare il Grande Spirito e per servirlo. Noi non ti comprendiamo, fratello. A noi è stato detto che la tua religione venne donata ai vostri predecessori e che da allora venne trasmessa di padre in figlio. Anche noi abbiamo una religione, che venne donata ai nostri padri e che a noi, loro figli, venne trasmessa. Noi adoriamo il Grande Spirito in questo modo.
La nostra religione ci insegna ad essere grati per tutti i doni che riceviamo; ci insegna ad essere uniti e ad amarci a vicenda. Noi non discutiamo mai per questioni religiose, perché la religione è qualcosa che riguarda solo il singolo e il Grande Spirito, nessun altro. Fratello, noi non vogliamo toglierti la tua religione o forse distruggerla; noi vogliamo solo conservare la nostra religione e gioire di essa.
*** GIUBBA ROSSA, 1756-1830 circa, nativo americano appartenente al popolo dei Seneca, oratore, da Käthe Recheis e Georg Bydlinski (a cura), Sai che gli alberi parlano?, Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 1992.Testo del 1805, parte di un intervento pronunciato ad una riunione di Capi Indiani in risposta a un discorso di un predicatore cristiano. Dopo l’intervento, Giubba Rossa tese la mano al predicatore ma questi la rifiutò.
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