E se nel giorno della memoria rendessimo omaggio alle migliaia di migranti morti in mare, in fuga da guerre, miserie e violenze?
Sarebbe il modo migliore per ricordare i milioni di ebrei, zingari e omosessuali uccisi dalla barbarie e dall'odio nel nazifascismo.
Senza dimenticarci dei nuovi razzisti che innalzano muri e fili spinati, ma che sono tanto amati dal popolo perché promettono di rilanciare l'industria nazionale.
*** Matteo SAUDINO, insegnante di filosofia e storia, 27 gennaio, 'faceboobk, 26 gennaio 2017, qui
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