Robert DOISENAU, 1912-1994
fotografo francese
Tour Eiffel Distorsion Optique, 1965
Intorno a questa famosa fotografia di Robert Doisneau (1912-1994) è sempre aleggiato un certo alone di mistero, riferito alla tecnica con la quale venne realizzata.
Talvolta qualcuno ha parlato di riflesso su una lastra di acciaio non perfettamente piana. Altri hanno ipotizzato che si trattasse di un riflesso in una pozzanghera mossa dal vento, e che l’immagine sia stata concepita capovolgendo in seguito il negativo.
In realtà la fotografia, intitolata “Tour Eiffel Distorsion Optique”, è il risultato della sovrapposizione - su una pellicola piana da 4x5 pollici poi distorta - di una fotografia di nuvole e di un’immagine della Torre Eiffel, eseguita con una Speed Graphic modificata.
L’anno è il 1965, e questa fotografia è un esempio dell’interesse di Doisneau per i “giochi” fotografici, realizzati con una tecnica quasi da bricolage.
La Speed Graphic modificata è stato usata più volte in quel periodo da Doisneau, nel corso di un progetto sviluppato per diversi anni, durante il quale il fotografo francese tornò ripetutamente a ritrarre la Tour Eiffel.
Obiettivo di queste fotografie era quello di reinterpretare il ruolo iconico della Torre.
Per realizzare il progetto, Doisneau utilizzò una vasta gamma di approcci, che comprendevano anche la distruzione di parte dell’immagine riscaldando l’emulsione di gelatina, o bruciando e trattando chimicamente la pellicola.
La fotografia venne esposta per la prima volta nel 1965, nel corso della mostra “Six Photographes et Paris” al Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
*** Roberto MOROSETTI, giornalista, studioso di fotografia, 'facebook', 26 gennaio 2017, qui
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