Nessuno ad ogni modo può portarci via la nostra felicità, il nostro sentirci vivi. Quando si è in armonia con il Sè si prova un senso di tranquillità e di felicità assolute; e le teorie intellettualistiche con cui gli altri ci condannano non ci feriscono. Il sentimento di aderenza al Sè (Selbst, totalità psichica, l'altro da noi, eterno, in noi) diventa qualcosa di indistruttibile. Naturalmente lo si perde sempre di nuovo, perché è molto difficile conservarlo a lungo.
*** Marie-Luise von FRANZ, 1915-1998, psicologa analitica svizzera, allieva di Carl Gustav Jung, Il mondo dei sogni. Alla scoperta di ciò che vermanete siamo, Red Edizioni, 1995
Citato anche in 'jungitalia', 'facebook', 19 gennaio 2017, qui
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