martedì 24 gennaio 2017

#SENZA_TAGLI / Protesta anti-Trump, e derive elitarie (Enrico Mentana)

Ho l'impressione ben precisa che tutte queste grandi manifestazioni di protesta contro Trump - al di là del fatto che ogni corteo pacifico è un'arma di libertà da preservare - siano una nuova spia della deriva elitaria che sta segnando le nostre democrazie di fronte alla crescita degli "altri"
Si ripete a ruoli invertiti quella reazione che cinquant'anni fa ebbero i bempensanti di tutto l'occidente di fronte alle proteste che avrebbero cambiato il mondo. "Dove andremo a finire?": dove decideranno gli elettori, è come sempre l'unica risposta possibile. 
Oggi si nasconde sotto il tappeto il fatto che mezza America ha votato per Trump nonostante il martellamento dell'intera informazione scritta e di quasi tutta quella televisiva (esclusa Fox). È vero che nel voto popolare Hillary è stata avanti di 3 milioni: ma è ovvio da secoli che il meccanismo di elezione è un altro, e che nelle grandi città liberal Trump è stato minoritarissimo (la somma dei distacchi nel voto popolare tra California, Massachusetts e stato di New York è di 8 milioni a favore della Clinton). Quando nel suo discorso dopo il giuramento Trump ha parlato di "loro" e "voi" aveva ben presente questo: di essere maggioritario nell'America profonda, che non sta a Manhattan, Boston o San Francisco. 
Ed è lo stesso che è accaduto a Londra e in Gran Bretagna con la Brexit: anzi, lì ancora di più, perché l'idea anti-establishment non si incarnava nel volto di un leader. 
E per parlarci ancora più chiaro: in Italia guardano con favore alle idee di Trump, così sbeffeggiate dalla maggior parte dei commentatori, tre forze politiche, in modo aperto, M5s, Lega e FdI. Sommate i loro voti secondo i sondaggi e capirete perché delle elezioni col turno di ballottaggio si parla sempre meno. 
Ma il punto principale è un altro: o le forze tradizionali della democrazia trovano il coraggio di adeguare le loro elaborazioni e quindi le loro politiche alle urgenze del tempo nuovo, o rischiano il tramonto che la storia ha riservato a tutte le aristocrazie. "Sapesse contessa.."

*** Enrico MENTANA, giornalista, 'facebook', 22 gennaio 2017, qui


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