mercoledì 13 maggio 2015

#LINK #SOCIETA' / Maltrattamento domestico: inserire il pensiero (Mario De Maglie)

“Creare spazio di pensiero tra l’emozione e l’azione” è il mio invito per evitare la conflittualità violenta. Mi ritrovo spesso a ripetere questa frase nel mio lavoro con gli uomini autori di violenza, quasi fosse un mantra che servisse tanto a loro quanto a me. (...)
Negli uomini in cui si riconosce una buona motivazione (e purtroppo quasi esclusivamente in questi) dare origine a questo spazio di pensiero è relativamente facile ed immediato, bastano pochi colloqui, tanto che il maltrattamento fisico può subire una repentina interruzione, pur dovendo continuare a lavorare sul maltrattamento psicologico.
Quel che si ricava è l’analfabetismo emotivo di molte persone, ma anche delle capacità di presa di consapevolezza latenti in esse presenti, che, se facilitate, vedono la luce in modo relativamente semplice.
Siamo abituati a viverle le emozioni, ma nominarle e pensarle è un’altra cosa, è una questione di abitudine, non ce l’hanno insegnato, soprattutto il genere maschile sconta in proposito un ritardo evidente. 

*** Mario DE MAGLIE, psicologo psicoterapeuta, Maltrattamento domestico, il pensiero tra l’emozione e l’azione, 'ilfattoquotidiano.it', 12 maggio 2015

LINK, articolo integrale qui

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