Pensare è setacciare, dubitare, criticare. Avere come dogma la relatività del nostro punto di vista.
E sapere che esiste sempre anche almeno un altro punto di sentimento.
Se la scuola non insegna questo, può forse preparare al lavoro, ma non alla vita. Che è la 'missione' per cui esiste: non essendo, come invece molti vorrebbero, una depandance della Confindustria.
Spaccerà istruzione per formazione ed educazione per propaganda.
Di colore diverso, oppure - oggi - di quell’unico colore melmoso che costituisce il pensiero dominante.
Pragmatico, naturalmente, e quindi non più ideologico: come ci racconta ogni giorno chi ha perso ormai, con il pensiero, anche la sua categoria. Ed è più ideologico di chi accusa di esserlo.
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
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