Nel mercato la vera democrazia è l'equilibrio tra produzione e consumo purché tutto si realizzi sullo stesso territorio
Non credo si debba essere né grandi economisti, né grandi sociologi per capire che la disgregazione economica del nostro Paese nasce e si sviluppi fin dalle prime delocalizzazioni, iniziate purtroppo molti anni fa. (...)
Ma siamo proprio sicuri che migliorino davvero le condizioni delle popolazioni in quei paesi dove si tende a produrre di più, là dove ci porta il costo basso con salari da 0.2 dollari all’ora? O invece non si arricchiranno ancor di più i soliti noti? (...)
Ma come si fa a pensare che andiamo tutti là, a produrre a costi più bassi (tralasciamo per ora la qualità). Tutti là per poi vendere qua: ma non ci siamo mai chiesti a chi potremmo vendere, a quel punto, se abbiamo licenziato tutti. Davvero difficile pensare che non riescano a capirlo.
Certo se si è un manager da multinazionale legato a bonus di breve periodo, allora vale il prendo e scappo e il problema non è più mio.
*** Vito GULLI, imprenditore di matrice umanista, Istigazione alla delocalizzazione, 'senzafiltro, 28 maggio 2015
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