Una sorta di canto
identico al giorno che attraversa
il fogliame e scende,
furtivo, fino all’erba povera.
identico al giorno che attraversa
il fogliame e scende,
furtivo, fino all’erba povera.
Un canto che parla d’ottobre
e d’acqua nascosta,
di lontananze senza amarezza,
di fronti mischiate, colline felici.
e d’acqua nascosta,
di lontananze senza amarezza,
di fronti mischiate, colline felici.
E questo bisogno di spazio tra
le parole, come una disposizione
di tracce e d’increspature.
le parole, come una disposizione
di tracce e d’increspature.
Qui tra i fiori con il seme
delle onde, la vita circola e beve,
fuggiasca, ad antiche sorgenti.
delle onde, la vita circola e beve,
fuggiasca, ad antiche sorgenti.
*** Lionel RAY, 1935, poeta e saggista francese, Una sorta di canto, da Sillabe di sabbia, 2004, Traduzione di Viviane Ciampi, in 'il canto delle sirene', 1 ottobre 2020, qui
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