Giustissimo che Presidente del Consiglio e Ministri ci responsabilizzino tutti.
Mascherina, distanziamento, igiene delle mani sono comportamenti obbligatori e ineludibili: ancora oggi, negazionismi e minimizzatori a parte, non tutti l’hanno capito. Per cui stiamo pagando (anche) l’irresponsabilità del ‘liberi tutti’ di questa estate.
Però le istituzioni, a livello nazionale e locale, non possono cavarsela scaricando su noi cittadini inadempienze, ritardi, deficienze che vengono da competenze loro non esercitate.
Non esistono solo risposte di comportamento individuale: sono necessarie, urgenti e fondamentali risposte di sistema. E queste sono mancate.
Non è più invocabile la giustificazione della sorpresa: le istituzioni hanno avuto tempo abbondante per prepararsi alla seconda ondata Covid19, ma l’hanno dissipato. Per incapacità organizzativa, per lo scarico Governo-Regioni e Regioni-Governo, per un sostanziale 'pensiero positivo' che minimizzava un rischio possibile (nonostante l'invito di molti scienziati 'veri' a non abbassare la guardia), per un beota narcisismo che si vantava del successo avuto con la prima ondata.
I cittadini possono fare molto, anzi moltissimo, per contenere il virus. Ma non possono fare tutto. La parte dello Stato non può che essere dello Stato: Governo, Regioni, Comuni.
Viaggiare compressi come acciughe per andare e tornare da lavoro e scuola, non potersi sottoporre a tamponi se non facendo fino a dieci ore di code, ritrovarsi con i medici di base abbandonati e impossibilitati ad aiutare i pazienti, scaricare un’app che non serve a nulla perché è solo un’escrescenza tecnologica in un deserto (quando non è stata boicottata, oltre che da politici, pure da alcune Regioni, che l'hanno considerata un impegno eccessivo).
In Mixura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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