Quante volte abbiamo detto o sentito dire “non mi pagano, ma almeno faccio esperienza”. Dall'8 ottobre, secondo il Parlamento Europeo, gli stage non retribuiti costituiscono “una forma di sfruttamento dei giovani e una violazione dei loro diritti”.
Stagisti, tirocinanti, praticanti, un esercito di cittadini senza lavoro che accettano spesso proposte indecenti in nome di un’esperienza lavorativa non retribuita ma formativa.
In Italia, queste forme di impiego rappresentano per molti giovani il primo grande passo verso il mondo del lavoro. E il problema non è tanto il tirocinio in sé, ma la sua retribuzione, molto spesso inesistente.
Finalmente anche il Parlamento Europeo condanna l'abuso dei contratti non pagati e invita i Paesi membri dell'Unione a tutelare e incentivare i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro.
La disoccupazione giovanile in Europa ha toccato quota 17,6% lo scorso Agosto. Anche per questa ragione, gli europarlamentari hanno chiesto di investire più risorse nello Youth Guarantee Scheme a supporto dei giovani lavoratori europei.
Non si tratta di un atto vincolante ma è sicuramente un passo importante verso un cambiamento da tempo necessario.
*** WILL media, facebook, 15 ottobre 2020, qui
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