Si dà di primo autunno un tempo
meraviglioso e breve:
il giorno è come di cristallo
e luminose son le sere…
Dove passò la forte falce e cadde
la spiga, è tutto vuoto ora ed aperto:
solo del ragno tenue filo
scintilla nell'aperto solco.
L'aria è deserta, uccello più non s'ode,
ma son lontane ancora le bufere infernali
e il puro e caldo azzurro si rovescia
sulla campagna che riposa.
il giorno è come di cristallo
e luminose son le sere…
Dove passò la forte falce e cadde
la spiga, è tutto vuoto ora ed aperto:
solo del ragno tenue filo
scintilla nell'aperto solco.
L'aria è deserta, uccello più non s'ode,
ma son lontane ancora le bufere infernali
e il puro e caldo azzurro si rovescia
sulla campagna che riposa.
*** Fëdor TJUTČEV, 1803-1873, poeta e scrittore russo, Primo autunno, da Poesie, Adelphi, 2011, traduzione di Tommaso Landolfi, in 'ilcantodellesirene', 24 settembre 2020, qui
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