mercoledì 14 agosto 2019

#SENZA TAGLI / Cancro, non ci sono vincenti o perdenti (Matteo Bussola)

Una cosa che mi lascia sempre perplesso, quando si parla di persone malate o morte di cancro, è il linguaggio militaresco che si tende a usare in automatico.
"Era un/una guerriero/a", "ha combattuto come ha potuto", "si è arreso/a alla malattia", "ha perso/vinto la sua battaglia".
Chi ha avuto la propria vita, o quella dei propri cari, toccata anche solo marginalmente dal cancro, sa che non ci sono guerre da vincere. Ci sono solo persone che si ammalano e che fanno di tutto per restare vive - dove "restare vive" non significa solo tornare in salute - con tutte le tremende difficoltà del caso.
Ci sono persone che guariscono, ci sono persone che, purtroppo, non ce la fanno. 
Quelle che guariscono non hanno "vinto", esattamente come quelle che non guariscono non hanno "perso".
Non ci sono combattenti, vincitori o vittime, ma esseri umani che affrontano l'unicità della propria malattia - perché ogni tumore è sempre diverso - cercando comunque di vivere ogni giorno al meglio. Persone che hanno bisogno di vicinanza, di incoraggiamento e amorevolezza, e non di essere compatite o considerate degli eroi.
Magari la cosa più giusta è lasciare che ogni malato scelga di utilizzare la narrazione di sé che preferisce, senza essere costretto a subire quella degli altri, perché solo lui potrà decidere quali immagini saranno più efficaci per la sua cura.
Perciò, anche quando lo facciamo in buonissima fede, cerchiamo di evitare di dire o sottintendere che chi guarisce è un vincente e che chi muore è un perdente, che curarsi sia una guerra e che guarire sia una conquista. Perché chi vive e chi muore ha attraversato la stessa palude, con lo stesso coraggio, le stesse paure, le stesse speranze. Lo stesso obiettivo.
Ma non dovrebbe essere il risultato a dare significato a un percorso, perché la malattia non è una gara e il suo esito non è, purtroppo, matematica. 
La più grande vittoria, come ben sa chi ci sta passando o ci è passato, resta tutta la vita che riesci a metterci in mezzo.

*** Matteo BUSSOLA, 1971, scrittore, fumettista, conduttore radiofonico, facebook, 13 agosto 2019, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Matteo_Bussola

"Personalmente, non mi sentivo come una che combatte il cancro. 
Ero piuttosto un campo di battaglia." 

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