sabato 17 agosto 2019

#MOSQUITO / Tutto il resto è stato anche abbastanza bello, ma conta di meno (Primo Levi)

Insomma, lei aveva capito me, cioè che a me mi va la gente decisa e che sa fare il suo mestiere, e io avevo capito che lei, alla sua maniera, mi stava dietro e cercava di attaccare discorso. Poi l’abbiamo attaccato, il discorso, non c’è stata nessuna difficoltà, voglio dire che siamo andati a letto insieme, tutto regolare, niente di speciale; ma ecco, una cosa gliela volevo dire: che il momento piú bello, quello che uno si dice “questo non me lo dimentico mai più, finché vengo vecchio, finché tiro gli ultimi”, e vorrebbe che il tempo si fermasse lí come quando un motore s’ingrippa: bene, non è stato quando siamo andati a letto, ma prima. È stato alla mensa della fabbrica del commendatore: ci eravamo seduti vicini, avevamo finito di mangiare, parlavamo del più e del meno, anzi, mi ricordo perfino che io le stavo raccontando del mio caposervizio e della sua maniera di aprire le porte, e ho tastato la panca alla mia destra, e c’era la sua mano, e io l’ho toccata con la mia, e la sua non se n’è andata e si lasciava carezzare come un gatto. Parola, tutto il resto che è venuto dopo è stato anche abbastanza bello, ma conta di meno».

*** Primo LEVI, 1919-1987, scrittore, La chiave a stella, Einaudi, 1978
https://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Levi
https://it.wikipedia.org/wiki/La_chiave_a_stella


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