non salva gli animali dalla morte
ma li fa passare indenni per terre
e fuochi della fine,
li consola delle epoche
al tramonto.
O forse gli animali
aggiungono al tormento
il sasso del silenzio.
E anche loro avvertono
i grandi mutamenti,
i venti che si accumulano,
la terra che si assottiglia e si apre
sotto il passo, non più asciutto né forte,
della specie.
*** Daniele PICCINI, 1972, filologo e poeta, da Inizio fine, Crocetti Editore, 2013, anche in ‘archivio poesia del giorno’, 18 febbraio 2019, qui
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