«E l’arroganza?» chiese Carol, alzando gli occhi dagli appunti. «Il mio cliente è così arrogante, altezzoso e competitivo da non avere nemmeno un amico». «Di solito il migliore approccio è quello del “capovolgimento”: la sua altezzosità probabilmente copre un’immagine di sé piena di dubbi, vergogna e autodenigrazione. Le persone arroganti e ambiziose di solito sentono di dover ottenere risultati eccellenti solo per mantenersi in pari con le proprie aspettative. Quindi non mi metterei a esplorare l’area dell’altezzosità o dell’amore verso se stesso. Si concentri invece sul disprezzo nei propri confronti...»
*** Irvin D. YALOM, 1931, psichiatra, psicoanalista, docente universitario, scrittore, saggista statunitense, Sul lettino di Freud, 1996, Neri Pozza, 2015
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