Ho un grande rispetto per le persone con una parvenza di fede. Ogni tanto entro in chiesa e accendo qualche cero. Poi mi fermo a guardare Cristo in croce, la sua espressione annichilita. Ogni tanto sbuca Don Andrea dalla sagrestia e mi fa un cenno di saluto. Non viene mai a rompermi le palle. Sa che non mi va di chiacchierare, quando sono lì.
Voglio solo starmene in un silenzio di incenso.
Senza rivolgermi a Dio, senza parlare con le anime dei miei genitori defunti, senza commuovermi. Solo il fresco silenzio. Quell’odore di redenzione impossibile. Poi, senza genuflettermi né segnarmi, vado via.
*** Christian FRASCELLA, 1973, scrittore, Il delitto ha le gambe corte, Einaudi, 2019
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