La libertà di morire è davvero libertà? Può esistere il diritto a una morte dignitosa? La vita umana è un valore indisponibile sempre e comunque? Questa volta è su Facebook, catalizzatore del malessere sociale, che affiora prepotentemente la questione dell’eutanasia. Un annuncio di qualche giorno fa, e subito rimosso, promuoveva la vendita del Nembutal, nome commerciale del pentobarbital, un barbiturico (cioè un farmaco dotato di azione ipnotica e sedativa) che diventa letale a determinate dosi e che viene usato in Svizzera per il suicidio medicalmente assistito. “Per una morte serena e indolore” prometteva il post. Per una morte a portata di click. Un’offerta e un desiderio così potenti che ci devono far riflettere. (...)
*** Chiara DAINA, giornalista, Nembutal in vendita su Facebook? Inutile evitare la questione eutanasia, 'ilfattoquotidiano.it', 11 gennaio 2016
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