Internet, con i suoi contenuti, è accessibile praticamente con ogni mezzo e da ogni dove, incluso il luogo di lavoro, che molto spesso non rappresenta una ‘zona interdetta alla navigazione. Così capita che le persone, trascorrendo al lavoro buona parte della loro giornata, non sempre aspettino le pause per connettersi, ma approfittano dei tempi morti che pur si verificano nel pieno della prestazione lavorativa o, alle volte, la interrompono volontariamente. Nella maggior parte dei casi non c’è di sicuro l’intento di venire meno agli impegni lavorativi, ma semplicemente quello di curare gli aspetti sociali della propria vita privata. La prossimità fisica ed accessibilità rendono per certi aspetti tutto questo ‘naturale‘.
Ciò non di meno, dedicarsi a queste attività in maniera non appropriata potrebbe presentare dei rischi. La casistica ormai è varia. (...)
*** Carlo A. FACILE, avvocato giuslavorista, Facebook in ufficio? Il datore di lavoro potrebbe spiarvi e licenziarvi. Legittimamente, blog 'area pro labour', 'ilfattoquotidiano.it', 6 aprile 2016
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