così calmo, così triste, così magro,
né questi occhi così vuoti,
né il labbro amaro.
Io non avevo queste deboli mani,
così ferme e fredde e morte:
io non avevo questo cuore
che neppure dà segno di sé.
Io non mi sono accorta di questo mutamento,
così semplice, sicuro, facile:
- in quale specchio è andato perso
il mio volto?
*** Cecília MEIRELES, 1901-1964, poetessa argentina, Ritratto, da Donna allo specchio e altre poesie, Via del Vento edizioni, Pistoia, 2007, riprodotta in www.sagarana.net, 29, 2007, qui.
Nessun commento:
Posta un commento