sabato 2 maggio 2015

#EX LIBRIS / Fuggivano (Curzio Malaparte)

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Fuggivano gli imboscati, i comandi, le clientele, fuggivano gli adoratori dell’eroismo altrui, i fabbricanti di belle parole, i decorati della zona temperata, i cantinieri, i giornalisti, fuggivano i napoleoni degli Stati Maggiori, gli organizzatori delle difese arretrate, i monopolizzatori dell’eroismo degli angoli morti e delle retrovie, decisi a tutto fuorché al sacrificio, fuggivano gli ammiratori del fante, i dispensatori di oleografie e di cartoline illustrate, gli snob della guerra, gli ‘imbottitori di crani’, gli avvocati e i letterati dei comandi, i preti del Quartier Generale e gli ufficiali d’ordinanza, fuggivano i ‘roditori’ della guerra, i fornitori di carne andata a male e di paglia putrefatta, i buoni borghesi quarantotteschi che non volevano dare asilo al fante perché portava in casa pidocchi e cenci da lavare e parlavano del Re come del ‘primo soldato d’Italia’, fuggivano tutti in una miserabile confusione, in un intrico di paura, di carri, di meschinerie, di fagotti, di egoismi, e di suppellettili, fuggivano tutti imprecando ai vigliacchi e ai traditori che non volevano più combattere farsi ammazzare per loro.
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*** Curzio MALAPARTE, 1898-1957, giornalista, scrittore, saggista, poeta, La rivolta dei santi maledetti, 1921, citato da Marco Travaglio, La posizione del missionario, 'Il Fatto Quotidiano', 1 maggio 2015
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Per leggere l'articolo integrale di M. Travaglio (che equipara la fuga di Caporetto, descritta da Malaparte, con la fuga della minoranza Pd): qui

Per informazioni su Curzio Malaparte:

Per in formazioni su La rivolta dei santi maledetti di Curzio Malaparte: 

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