Via dei Serpenti, forno all'angolo, ore 15.
Non ho pranzato. Entro e chiedo un pezzo di pizza. Me lo pesano, me lo scaldano e poi la signora alla cassa mi fa lo scontrino:
- So' tre euro.
- Non ho manco uno spicciolo. Posso pagarla col bancomat?
- Eh no, minimo devono esse cinque euro.
- Ha ragione. Allora la tenga in caldo: vado, prelevo e torno.
- Per carità, signò! Se la pigli e la mangi, poi quando ripassa me porta i soldi.
- ... così, sulla fiducia?
- Vada tranquilla. Mica deve stare a prelevà per me. Al ritorno dalla passeggiata me la paga.
- Ma come fa a fidarsi? Non mi ha mai vista. Magari non torno...
- Eh, è un rischio, certo, ma io nella vita mia ho capito che c'è in giro molta più gente pigra che disonesta. Su dieci che entrano e non ci hanno i contanti, nove di quelli che vanno a prelevà poi se stancano, ce ripenzano, non ritornano e io di dieci pizze ne vendo una sola. Invece, di quelli che je dico "mangia e poi torna", solo uno poi non torna e io de pizze alla fine ne vendo nove. Quindi signò, stia serena: se pure lei non ci avesse la faccia della persona onesta, a me a fidarme me conviene comunque.
Da Roma per oggi è tutto.
*** Michela MURGIA, scrittrice, 'facebook', 2 novembre 2016, qui
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