Può sembrare che le due parole abbiano sostanzialmente lo stesso significato: tirocinio è 'l'addestramento compiuto da un principiante, per lo più sotto la guida di un esperto, necessario per imparare a esercitare un'attività, una professione, un'arte o una disciplina'; stage è 'il periodo di formazione o perfezionamento professionale trascorso presso un'università o un'azienda, in particolare per acquisire la preparazione professionale necessaria a svolgere un'attività'. In realtà non si tratta di sinonimi del tutto sovrapponibili e questo risulta evidente dall'origine di ciascuna delle due parole.
Tirocinio deriva dal latino tirocinium, composto da tirone(m), 'recluta', 'principiante' e dal suffissoide -cimium (da canere), ed è stato coniato in ambiente militare sul modello di tubiciniu(m) 'suonatore di tuba(m), tromba', con il significato di 'sveglia delle reclute' e quindi 'apprendimento, iniziazione, inesperienza'.
La forma stage (estage) affonda le proprie radici nel latino medievale di area francese: stagium facere - dove stagium indicava la dimora e l'atto del risiedere (dal latino stare) - significava 'habiter le lieu auquel est rattaché un benefice [aver dimora in un luogo al quale è legato un beneficio]'. In ambiente feudale l'espressione indicava la permanenza di un vassallo presso la dimora del signore, allo scopo di assolvere servizi legati all'ottenimento del beneficio feudale. E infatti con stagium concedere, dove concedere vale 'condonare', si intendeva 'donare a un beneficiario il permesso di non risiedere'. Così ancora oggi stage (ma non tirocinio), può indicare, ad esempio, un 'breve corso tenuto da un artista o un maestro ad un gruppo di dilettanti appassionati di una determinata arte', mentre tirocinio potrebbe riferirsi all"addestramento delle reclute', solo se lo utilizzassimo nella descrizione di un esercito dell'antica Roma. Lo stesso francese estage ha dato origine all'inglese stage con i significati di 'momento, periodo o fase di un processo', 'piano di un edificio' e 'palcoscenico'.
Proprio da qui sorge il problema della pronuncia in italiano: la maggioranza dei vocabolari suggerisce come preferibile la pronuncia francese, ma allo stesso tempo registra come ammissibile e frequente quella inglese. Se in Italia ci si può ragionevolmente attendere di essere compresi pronunciando stage sia alla francese sia all'inglese, è però sconsigliabile pronunciarlo all'inglese in Gran Bretagna; a meno che con make a stage non si voglia intendere, in un inglese a dire la verità approssimativo, 'allestire un palcoscenico'. Se in Francia infatti lo stage è pressappoco un tirocinio (fatte salve le differenze legislative), in Gran Bretagna la stessa attività è indicata dal termine internship.
Attualmente la prassi di effettuare uno stage o un tirocinio allo scopo di acquisire competenze lavorative è molto diffusa in Italia e all'estero e negli usi linguistici di ambito giuridico e universitario stage e tirocinio sono sinonimi e designano attività svolte "al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro". Si nota però una netta prevalenza dell'uso della forma tirocinio.
Il buon radicamento di stage (comunque lo si pronunci) è dimostrato dalla formazione del derivato stagìsta con il suffisso -ista, tra i più utilizzati per i nomi di chi svolge un'attività.
*** Matilde PAOLI, linguista, e Raffaella SETTI, storica della lingua italiana, Stage e tirocinio, da l'Italiano, 1. Bada a come scrivi, Accademia della Crusca - la Repubblica, 2016
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