Non mi pare che i giornali vi aggiornino; ormai hanno perso interesse. Ma il divario fra i voti ricevuti da Hillary Clinton e quelli ricevuti da Donald Trump è aumentato: è più di un milione e precisamente 61.917.919 (il 47.9%) contro 60.913.096 (47.1%).
Quando nel 2000 Bush vinse contro Gore ricevette solo 500mila voti in meno.
Tutto legale: però mi pare evidente che la destra repubblicana sta perfezionando l'arte di vincere contro il volere della maggioranza.
Ai media non importa, basta che il vincitore lo si sappia la sera delle elezioni; come accadrà in Italia se il 4 dicembre non riuscissimo ad affossare Renzi sotto una valanga di no. E deve essere una valanga: un successo di misura non basterà perché i voti che arrivano dall'estero si possono manipolare.
*** Francesco ERSPAMER, docente di studi italiani e romanzi ad Harvard, saggista'facebook', 17 novembre 2016, qui
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Vedi anche Agenzia Ansa, 16 novembre 2016, qui
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