d’acqua,
uno dei fiumi più grandi del mondo, ampio
e lucente.
Non lasciavano mai quel luogo, ma vedevano
tutta la vita che c’era a nord e a sud,
le chiatte pesanti e le vele chiare,
la corrente, i vortici e la luce,
e tutte le merci che passavano, davanti ai loro
occhi,
c’erano sempre cose grandi e sconosciute,
ma passavano così lente e chiare
che lasciavano un ricordo senza nome.
E restavano comunque un po’ insieme a loro.
Quando poi un vento più sferzante cominciava
a soffiare
e arrivavano stagioni senza navi di passaggio,
stavano là come ciechi, con occhi spalancati
*** Lars GUSTAFSSON, 1936-2016, scrittore e poeta svedese, Gli abitanti, da Lars Gustafsson, Sulla ricchezza dei mondi abitati, traduzione di Maria Cristina Lombardi, Crocetti editore, 2011.
Anche in 'losguardopoIetico', n. 225, 28 novembre 2013.
https://it.wikipedia.org/wiki/Lars_Gustafsson
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