su una strada bagnata di pioggia,
vedemmo un uomo tutto stracciato sul far della notte
che ci faceva cenno di prenderlo con noi, con un profondo
inchino.
Avevamo un tetto, avevamo un posto e gli passammo davanti
e udimmo me che dicevo con voce stizzosa: no,
non possiamo prendere su nessuno. Eravamo proseguiti un bel pezzo, forse
[ una giornata di
cammino,quando d’improvviso mi spaventai della mia voce,
del mio contegno e di tutto questo
mondo.
*** Bertolt BRECHT, 1898-1956, scrittore drammaturgo e poeta tedesco, Viaggiando in una comoda auto, traduzione di Roberto Fertonani, da Poesie, 1933-1938, in Bertolt Brecht, Poesie, 1962, Einaudi, Torino, 1992
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