della morte che macera
i giorni dell’uomo.
Si consegna alla vita
così com’é, così come viene;
e vive.
Scirocco virulento l’anima
strappa dal corpo. Le fioriture
sognano svoli di farfalla
fino all’estuario della terra;
e sognano, che è vivere.
Facciamo arcobaleno
leggiamo le parole delle radici
tocchiamo il suono che si sparge
dai pensieri (o le dissonanze).
Accogliamo ogni mistero
che è l’altrove, che è il vivere.
*** Ester MONACHINO, insegnante e poetessa, Facciamo arcobaleno, inedito, ‘la recherche.it’, 12 novembre 2012, http://bit.ly/1xdbQWl
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