Ricordo quando Luigi Berlinguer, da ministro, predicava: «Gli studenti sono clienti». Una volta gli dissi: «No, perché il cliente per definizione ha sempre ragione». Se io vado al ristorante e sui maccheroni al posto del formaggio chiedo lo zucchero, il cameriere me lo porterà. Ma se uno studente mi dice che Dante ha scritto I promessi sposi, mica posso dirgli: «In genere no, ma per te sì». Il sistema dei crediti è una sciocchezza che ha distrutto l’università italiana. Una volta a uno studente che mi spiegava che non veniva a un seminario, che pure gli interessava, perché non dava crediti, ho chiesto: «Hai mai baciato gratis una ragazza?» Investire non vuol dire guadagnare ma spendere. L’idea che ogni cosa che uno fa deve essere tradotta in un vantaggio distrugge la libertà e la creatività.
*** Claudio MAGRIS, 1939, scrittore, germanista, ex docente universitario di letteratura tedesca, senatore nella XII legislatura, intervistato da Silvia Truzzi, 'Il Fatto Quotidiano, 17 novembre 2013, ora in Silvia Tuzzi, Un paese ci vuole. Sedici grandi italiani si raccontano, Longanesi, 2015
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