che non ho coraggio, che non vado
fra gli altri e che non mi appassiono?
Ho fatto una fila di quasi
mezz’ora oggi alla posta;
ho percorso tutta la fila passetto
per passetto, ho annusato
gli odori atroci di maschi
di vecchi e anche di donne, ho sentito
mani toccarmi il culo spingermi
il fianco. Ho riconosciuto
la nausea e l’ho lasciata là
dov’era, il mio corpo
si è riempito di sudore, ho sfiorato
una polmonite. Non d’amor di me
si tratta, ma orrore degli altri
dove io mi riconosco.
*** Patrizia CAVALLI, 1947, poetessa, E chi potrà più dire, da Le mie poesie non cambieranno il mondo, Einaudi, 1974. Segnalato in 'ipoetisonovivi.com', 12 settembre 2018, qui
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