In tempi di afflato clericale diffuso, in una nazione dalla memoria a lungo termine fallace, per difendere i diritti di chi è costretto dalla propria coerenza ad andare controcorrente, io e il mio amico Massimo Schiavo abbiamo intenzione di avviare una campagna promozionale in difesa di un soggetto troppo spesso bistrattato: l’ateo.
Sotto l’egida dell’hastag #adottaanchetuunateo, il nostro intento è quello di valorizzare quanto di buono hanno fatto, o di cattivo non hanno fatto, gli atei, e perché sono di gran lunga meglio di tanti cattolici ipocriti.
Ecco il decalogo base, integrabile, da cui partire:
1. Un ateo non cerca di convincerti della non esistenza di un dio. Anche perché non ne ha le prove, così come la controparte.
2. Un ateo non dichiara guerre in nome di nessun dio.
3. L’ateo è dubbioso per definizione, e difficilmente abbocca a promesse elettorali che poi danneggiano l’intero paese.
4. L’ateo non ti fa suonare le campane la domenica mattina mentre dormi, e tantomeno ti viene a citofonare a casa.
5. L’ateo non avendo dei da venerare, non ha nemmeno rappresentanti in terra da ospitare chiudendo le strade e creando disagi alla popolazione.
6. L’ateo desidera la donna d’altri, tanto quanto i cattolici, ma almeno lo ammette.
7. Un ateo non ti dice con chi ti devi accoppiare, di che sesso e che ti devi prima sposare.
8. Quindi per l’ateo tutti gli uomini sono uguali, ma per davvero.
9. Esistono gli atei stronzi, perché esistono gli stronzi. Che quindi si annidano ovunque, e l’ateo lo sa.
10. Un ateo non farà mai un Ateo Day, per promuovere la propria ideologia in danno dei diritti altrui.
Nello stato più pervaso dal finto perbenismo, adotta anche tu un ateo. Ovviamente a distanza, perché l’ateo non sporca e non disturba il prossimo.
*** Marco POMAR, scrittore, facebook, 13 settembre 2018, qui
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