La responsabilità è della cosiddetta famiglia ‘non prescrittiva’ che ha eliminato ogni tipo di conflitto, con gli adulti pronti all’empatia e non alla contrapposizione. Sembra una conquista ma c’è un risvolto negativo. I ragazzi sono molto più fragili perché non si misurano con nessun divieto e sono ‘sregolati’ in quanto nessuno ha più un ruolo per imporre le regole. Un tempo attaccavano gli altri: oggi se stessi.
*** Eugenia PELANDA, psicoanalista dell’adolescenza, presidente Associazione Area G, saggista, dichiarazione a Mirella Serri, "Cari genitori, sgridateci di più", ‘La Stampa’, 3 ottobre 2010.
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