mercoledì 10 agosto 2016

#LINK / L'aria che respiriamo (Alessandro Gilioli)

Accade in Italia - nei giorni agostani di sole, vacanze e Olimpiadi - che un'autrice e conduttrice radiofonica della Rai spieghi su Facebook che quest'anno le hanno cambiato le regole di ingaggio: imponendole zero battute su Renzi, zero politica, zero imitazioni.

Accade che la Rai non possa credibilmente smentire il divieto, anche perché ne ha imprudentemente lasciato tracce. Insomma è tutto vero, oltre ogni possibile dubbio.

Accade il giorno dopo che questo fatto incontestato e incontestabile - il servizio pubblico che impone il divieto di satira sul capo del governo e sulla politica - sia ignorato dalla maggioranza dei media; e che un bene comune, un bene che dovrebbe essere trasversalmente prezioso per ogni schieramento - la libertà, il non asservimento del servizio pubblico al governante di turno - sia derubricato a questione di partito, se non di corrente.

Non so che cosa accadrebbe in Gran Bretagna se la stessa cosa accadesse a un comico della Bbc: ma non credo di mitizzare troppo la cultura anglosassone se ipotizzo che la questione sarebbe diventata in breve il tema politico dell'estate, e non per un giorno. Non credo di sbagliare nel credere che avrebbe acceso un dibattito ampio, coinvolgendo le maggiori testate, il Parlamento, lo stesso premier. 
Da noi no. (...)

*** Alessandro GILIOLI, giornalista e saggista, L'aria che respiriamo, blog 'piovono rane', 9 agosto 2016

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