Già le foglie d’autunno
volteggiano intorno:
esplodono i rossi
e smuoiono i verdi.
Nel finale di danza
che perpetua la vita
sta il dramma di morte
ogni anno di nuovo:
quella fine che pressa
il travaglio del cambio.
E rugiada già brilla
e la foglia ribeve.
E' l'eterno ritorno.
La routine non stupisce,
ma invece dovrebbe
ogni volta stupirci
che la vita rinasca
se pensiamo che l'uomo
sta colando cemento:
asfalta ogni campo
dove spuntano fiori.
*** Massimo Ferrario, L'eterno ritorno, 2015, per Mixtura
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