Fra i fascisti e i comunisti c’è una differenza innegabile e definitiva ad aeternum: mentre i comunisti a milioni si sono immolati per ideali di giustizia, uguaglianza, giustizia sociale, fratellanza fra i popoli, riscatto degli umili e per i loro ideali sono anche stati vittime delle derive totalitarie e tiranniche dei cosiddetti socialismi reali, i fascisti, tranne rarissimi casi individuali degni di onore, ma privi di rilevanza storico-politica, hanno combattuto per la sopraffazione, il razzismo, l’odio, l’antisemitismo, il militarismo, la mistica del capo assoluto e del popolo pecorone. Cosa c’è da riabilitare?
*** Moni OVADIA, 1946, autore e attore teatrale, scrittore, rubrica ‘malatempora’, ‘l’Unità’, 17 febbraio 2007.
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