Sin dall’infanzia ci insegnano a scomporre i problemi, a frammentare il mondo. In apparenza, questo procedimento rende più gestibili compiti e argomenti complessi: ma per questo paghiamo implicitamente un prezzo enorme. Non siamo più in grado di vedere le conseguenze delle nostre azioni; perdiamo la sensazione di essere legati a un insieme più grande. Quando ci sforziamo di ‘vedere l’insieme’, cerchiamo di ricomporre i frammenti nella nostra mente, di elencare e sistemare tutti i pezzi. Ma, come afferma il fisico David Bohm, questo è un compito vano, è come tentare di vedere una vera immagine cercando di rimettere insieme i frammenti di uno specchio rotto. E così, dopo un po’, rinunciamo del tutto a vedere l’intero.
*** Peter M. SENGE, 1947, ricercatore e consulente di management statunitense, La quinta disciplina, 1990, Sperling & Kupfer, Milano, 1992.
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