sabato 8 agosto 2015

#FAVOLE & RACCONTI / Al convegno di etica economica (M. Ferrario)

L’Associazione Italiana di Etica Economica organizza un convegno a Firenze, cui sono stati invitati come relatori famosi accademici di diritto e rappresentanti del top management e della consulenza. 

Si tratta di una quindicina di persone che hanno partecipato, nell’ultimo anno, per conto dell’Associazione, a un gruppo di progetto in tema di codici etici di comportamento. Il convegno intende presentare e discutere i risultati di questo loro lavoro, sensibilizzando istituzioni, imprenditori, manager e professionisti al tema importante dell’“etica degli affari”.

Una decina dei relatori – quattro giuristi e sei tra manager e consulenti - risiede a Milano e decide di darsi appuntamento in stazione per fare il viaggio insieme.

Arrivati in stazione, i quattro giuristi comprano un biglietto ferroviario a testa. 
Dei sei manager e consulenti, invece, soltanto uno compra un biglietto. 
Ai giuristi la cosa sembra strana: si guardano con aria interrogativa, ma non fanno commenti.

Il treno parte e dopo una mezz’ora il controllore comincia a percorrere il vagone chiedendo i biglietti ai viaggiatori. 
Subito, i sei manager e consulenti, senza dare troppo nell’occhio, escono in corridoio e quindi, alla spicciolata, cercano il bagno in fondo alla carrozza, chiudendovisi tutti dentro.

Il controllore verifica i biglietti dei giuristi e passa agli altri scompartimenti. 
Giunto al termine del vagone e vedendo il bagno chiuso, si ferma e bussa alla porta. 
Dall’interno, un consulente risponde: «Occupato!». 
Il controllore risponde: «Biglietti, prego!». 
Da sotto la porta, un manager fa passare l’unico biglietto posseduto dai sei. 
Il controllore lo prende, lo vidima, lo restituisce ripassandolo sotto la porta e se ne va, mentre i quattro giuristi osservano a distanza la scena.

Al ritorno, giuristi e manager rifanno il viaggio insieme e in stazione i quattro giuristi, questa volta, comprano un solo biglietto per tutti loro quattro. 
Ma i sei manager e consulenti non comprano nulla. I giuristi si guardano senza capire, ma non dicono parola.

Più o meno dopo la solita mezz’ora dalla partenza, si preannuncia il controllore. 
Subito i quattro giuristi, preoccupati di prevenire i colleghi, cercano il bagno posto alla testa del vagone e vi si chiudono dentro. 
Manager e consulenti, con calma, attendono che i colleghi se ne siano andati. 
Poi, cinque di loro si dirigono al bagno posto alla coda del vagone e vi si chiudono dentro. 
Invece il sesto, un manager, raggiunge l’altro bagno, occupato dai giuristi. 
Vi si ferma davanti e bussa. 
Da dietro la porta, un giurista risponde: «Occupato!». 
E il manager: «Biglietto, prego!». 
Il biglietto gli viene passato sotto la porta. 
Il manager lo ritira. «Un attimo, prego». 
Quindi il manager si trasferisce nella coda del vagone ed entra nel bagno, insieme con i colleghi. 
Qui tutti attendono il controllore. 
Quando arriva e bussa, uno dei manager risponde «Occupato!». 
E passa il biglietto sotto la porta. 
Il controllore vidima il biglietto e se ne va. 

Alla stazione di arrivo, i sei manager vedono i quattro giuristi fermi sulla banchina. 
Li salutano, sorridenti. 
Loro non rispondono: sono infuriati. 
Hanno i portafogli in mano: il controllore sta firmando per ognuno il verbale di contravvenzione per aver viaggiato senza biglietto.

*** Massimo Ferrario, Al convegno di etica economica, 1999-2015, per Mixtura - Riscrittura e riadattamento di una storiella di autore anonimo.

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