Renzi ha incarnato una grande novità, anche in termini di giovanilismo, maleducazione, arroganza che, come ho più volte scritto, in una certa misura sono stati necessari per smuovere le acque stagnanti della politica. Però governare è altra cosa. Governare non significa twittare o circondarsi di fedeli. Significa non soltanto annunciare le riforme, ma realizzarle.
C'è da dire che è il primo premier che parla di sé in terza persona. È fantastico. Lui pensa che per governare basti raccontare una bella storia al Paese.
Renzismo è al dunque una forma brillante e molto contemporanea di occupazione del potere. Un prodotto di sintesi del berlusconismo di sinistra. È la dimostrazione di come il PD, che ha sempre combattuto Berlusconi, sia stato conquistato da un suo clone. Ultimamente però il renzismo inizia a battere qualche colpo a vuoto, tanto da sembrare in uno stato quasi confusionale. E tuttavia, paradosso finale, siamo costretti a sperare che Renzi resista e impari a governare.
*** Ferruccio DE BORTOLI, 1953, giornalista, già direttore del 'Corriere della Sera' (1997-2003 e 2009-2015) e del 'Sole 24 ore' (2005-2009), conversazione con Beppe Benvenuto, 'Linus', luglio 2015.
Sempre in Mixtura, 1 altro contributo di Ferruccio De Bortoli qui
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