Quando gli ho chiesto le sue opinioni politiche (*), mi ha risposto: «non ne ho».
Allora gli ho ripetuto quanto da due settimane vado ripetendo a tutti i miei uomini:
«Un giovane russo o americano della tua età non mi risponderebbe certo come te, il Fascismo non è una tegola cadutaci per caso sulla testa; è un effetto della apoliticità e dunque della immoralità civile del Popolo italiano».
*** Emanuele ARTOM, 1915-1944, intellettuale e partigiano di ‘Giustizia e Libertà’, annotazione del 26 gennaio 1944, Diari di un partigiano ebreo 1940-1944, a cura di Guri Schwartz, Bollati Boringhieri, citato da Massimo Raffaeli, Per non rimuovere, ‘alias’, 13 settembre 2008.
(*) Il riferimento è a uno studente in medicina arruolatosi fra i partigiani per puro istinto antifascista, senza avere maturato alcuna coscienza politica.
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