Per ciò che si riferisce alle discipline intellettuali possa io tener lontano da me non solo la consuetudine di credere, instillata da maestri e genitori, ma anche quel senso comune che in molti casi e luoghi (per quanto ho potuto giudicare io stesso) appare colpevole di inganno e di raggiro; possa io tenerli lontani in maniera da non affermare mai nulla, nel campo della filosofia, sconsideratamente e senza ragione; e siano per me ugualmente dubbie tutte le cose, tanto quelle che sono reputate astrusissime e assurde, quanto quelle che sono considerate le più certe ed evidenti, tutte le volte che vengono messe in discussione.
*** Giordano BRUNO, 1548-1600, filosofo, scrittore, monaco, Dall'Epistola dedicatoria a Rodolfo II, in Articuli centum et sexaginta adversus huius tempestatis mathematicos atque philosophos, citato in G. Calogero e G. Radetti, La professione di fede di Giordano Bruno, 'La cultura', gennaio 1963, riportato in wikiquote, qui
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