di luce, come è ingordo Febbraio
di oro torbido e di vita
allo stato nascente
di rami germinanti dal niente
su cui si apriranno dei fiori
dicendoci che è possibile riavere
dal niente forme, profumi, colori.
È questo il tuo miracolo, Amore,
questa violenta volontà di essere
materia che si agita e si muove
e si piega e si mescola e confonde,
l’energia marina del vento,
l’energia aerea delle onde.
È questo il tuo miracolo, Amore,
lo spirito che entra nelle cose
che popola il vuoto di mimose
come fa sui viali liguri Febbraio.
*** Giuseppe CONTE, 1945, scrittore e poeta, Il tuo miracolo, amore, 9 febbraio 2000, da Ferite e rifioriture, Mondadori, 2006, segnalato da 'poesia in rete', 8 febbraio 2017, qui
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