Non è stato "il web" a pubblicare online il video hard della ragazza che si è suicidata nelle scorse ore.
"Il web" non ha creato pagine Facebook, montaggi derisori su YouTube, un'infinità di memi.
E non è stato "il web" a ipotizzare si trattasse di marketing, il lancio pubblicitario di una futura pornostar (quello si è letto anche su alcune testate).
I responsabili sono esseri umani, con nomi e cognomi, che semmai hanno sfruttato il web per essere ancora più meschini e idioti di quando erano solo offline.
Se volete prendervela con qualcuno, non accusate la tecnologia, non chiedete il "diritto all'oblio" (che naturalmente non c'entra nulla): prendetevela con la bassezza e lo schifo degli esseri umani.
*** Fabio CHIUSI, giornalista e saggista, 'facebook', 14 settembre 2016, qui
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