Lo stupore è l’olio che fa
danzare le giunture.
Siamo intirizziti di buonsenso.
Abbiamo le frasi da dire
e i gesti comodi.
Abbiamo persone
che sceglierebbero per noi,
controfigure di ragione.
Non ci buttiamo più nel fuoco
senza calcolare la temperatura.
Non ci facciamo legno.
Non facciamo in tempo ad avere paura.
Ci fermiamo a un miglio dalla paura.
La spaventiamo di ragionevolezza.
*** Sabrina FOSCHINI, 1968, poetessa e critica d'arte, in 'liberiversi', 14 settembre 2006, qui
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