L’abuso di selfie, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, è un fenomeno esponenziale associato alla diffusione precoce degli smartphone e delle applicazioni “social” come Facebook, Instagram e Whatsapp. La possibilità di “auto-fotografarsi” in ogni ambiente e circostanza è diventata una mania che contiene in filigrana un impoverimento della qualità della comunicazione interpersonale perverso e pericoloso. (...)
Stabilito il codice dell’immagine e del consumismo relazionale basato sui disvalori del sex-appeal e dell’onnipotenza, le ragazze e i ragazzi più fragili impiegano un attimo a mostrarsi nude/i e ad abbassare la telecamera del selfie per riscattarsi l’autostima in pose pornografiche. Il sexting, inviare foto/video intime è la veloce conseguenza del selfie, e tra adolescenti e pre-adolescenti segna il passo di un fallimento psico-educativo imponente. (...)
*** Enrico Maria SECCI, psioterapeuta, Programmi di merda: le adolescenze bruciate tra selfie e sexting, 'blog therapy', 21 settembre 2016
LINK articolo integrale qui
Nessun commento:
Posta un commento