venerdì 5 agosto 2016

#SPILLI / Dalla lottizzazione alla renzizzazione (M. Ferrario)

C'era una volta la lottizzazione.
Era una prassi orribile.
Ma era un modo di assicurare spazio e voce a visioni culturali e politiche diverse: a pensieri anche contrapposti di maggioranza e opposizione.
Così, ad esempio, nacque la 'riserva indiana' del Tg3. 
Prima affidata a Sandro Curzi (dal 1987 al 1993, quando venne spregiativamente soprannominato 'Telekabul'), poi via via a tanti altri e dal 2009 ad oggi (nel senso proprio di 'oggi', 5 agosto 2016) a Chiara Berlinguer.

Berlusconi, nonostante censure e messaggi bulgari, del resto perfettamente congruenti con la sua natura padronale e illiberale, aveva lasciato che almeno questa prassi della lottizzazione continuasse.

Ora abbiamo 'cambiato verso'.
E spadroneggia la renzizzazione.

Cioè: un solo pensiero autorizzato
Quello che ci racconta le favole messe a punto dal caro Leader Renzi e dai suoi 'spin doctor' (l'inglese, ovviamente, è obbligatorio).

Le 'favole belle che ieri ci illusero e oggi ci illudono'.
Perché ormai le panzane sono state nobilitate: si chiamano 'storytelling' e vanno diffuse a reti e giornaloni unificati.

È la conferma che la retorica del nuovo è appunto una retorica. Vuota e falsa. 
Dato che il nuovo, com'è logico, può essere peggiore del vecchio.

Chi avrebbe detto che avremmo rimpianto persino quel vecchio che ieri ci pareva insopportabile?
Ma forse il rimpianto è cosa, appunto, da vecchi.

Chi cresce nel renzismo non può rimpiangere perché avrà sempre meno possibilità di fare confronti: quando l'unica aria che gira è quella viziata e si è persa la categoria dell'altra aria (se non pura, comunque differente), a nessuno verrà più voglia di aprire la finestra.
E se lo farà, sarà un lamentoso nostalgico. O un veterosovversivo.

Un nemico dell'Italia, del futuro, del progresso: di un Paese che per definizione, 'è in ripresa'.
'Deve' essere in ripresa.
Lo è da quando c'è Lui. Perché finalmente c'è Lui. E ce lo racconta e riracconta Lui.
E se è vero che se una cosa è sempre in ripresa vuol dire che forse quella cosa continua a non andare, credici: è in ripresa, e andrà.
D'ora in poi te lo ripeteranno 'tutti' i Tg. Anzi, 'te la racconteranno' tutti i Tg Rai: più nessuno escluso.

E poi prova a votare no al referendum sulla nuova e salvifica Costituzione e vedrai l'Apocalisse.

*** Massimo Ferrario, Dalla lottizzazione alla renzizzazione, per Mixtura

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