Simona SPARACO, "Se chiudo gli occhi"
Feltrinelli, 2014,
p. 278, € 18,00, ebook, € 9,99
Davvero una 'bella' storia. Costruita con una sapienza di scrittura mirabile: un linguaggio 'visivo', rigoglioso, immaginifico. In molti tratti poetico. Sempre coinvolgente.
La vicenda è tutta imperniata su uno scavo: acuto, teso, impietoso. Di una relazione, problematica e dolorosa, fra una giovane donna (madre e moglie), che vive ormai da tempo prigioniera di uno stallo psicologico esistenziale, e il vecchio padre (un artista di successo), che dopo lunghi anni di fuga/assenza dal ruolo genitoriale ricompare all'improvviso, irrompendo nella vita della protagonista e sconvolgendola.
Il tema è il viaggio: fisico e metaforico insieme. Alla ricerca dei luoghi dell'infanzia del padre e delle donne 'magiche' che l'hanno cresciuto, in mezzo alla bellezza delle montagne appenniniche marchigiane. E alla scoperta di vissuti (emozioni, sentimenti, affetti) capaci di illuminare in modo nuovo il passato e di rimettere in movimento sia la relazione padre-figlia che la psicologia della donna.
Simona Sparaco, dopo il precedente Nessuno sa di noi del 2013, si conferma scrittrice vitale, fascinosa, intensa: che sa scegliere e raccontare storie implicanti, a forte contenuto emotivo, minimizzando il rischio, facile per i contenuti trattati, della caduta sentimentalistica.
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
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