cosa fai per vivere.
Voglio sapere
a cosa aneli
e se osi sognare
di incontrare ciò che il tuo cuore desidera.
Non mi interessa sapere
quanti anni hai.
Voglio sapere
se ancora vuoi rischiare
di sembrare pazzo
per amore
per i tuoi sogni
per l’avventura di essere vivo.
Non mi interessa sapere
quali pianeti incrociano la tua luna…
Voglio sapere
se hai toccato
il centro del tuo personale dolore
se sei rimasto aperto
dopo i tradimenti della vita
o se ti sei raggrinzito e chiuso
per paura del dolore futuro.
Voglio sapere
se sei capace di sederti con il dolore
mio o tuo
senza muoverti per nasconderlo
o dissolverlo
o liquidarlo.
Voglio sapere
se sei capace di stare con la gioia
mia o tua
se sei capace di danzare con la tua natura selvaggia
e di lasciare che l’estasi ti riempia
fino alla punta delle dita delle mani e dei piedi
senza che ci preoccupiamo
di essere realisti
di essere prudenti
di ricordarci i limiti
dell’essere umano.
Non mi interessa sapere
se la storia che mi stai raccontando
è vera.
Voglio sapere se sei capace
di deludere l’altro
per essere fedele a te stesso.
Se riesci a sopportare
l’accusa di tradimento
senza tradire la tua anima profonda.
Se sei capace di non avere fede
e quindi di rimanere affidabile.
Voglio sapere se sai vedere la Bellezza
anche quando non c’è abbastanza bellezza
tutti i giorni.
E se sei capace di far sorgere la tua vita
dalla tua sola presenza.
Voglio sapere
se sei capace di vivere con il fallimento
tuo o mio
e ancora sai stare in piedi al bordo del lago
e gridare all’argento della luna piena:
‘sì’.
Non mi interessa sapere
dove vivi
o quanti soldi hai.
Voglio sapere se sei capace di alzarti
dopo una notte di dolore e disperazione
stanco e ammaccato fino all’osso
e fare quel che si deve fare
per dar da mangiare ai bambini.
Non mi interessa sapere
chi conosci
o come sei arrivato fin qui.
Voglio sapere se starai in piedi
in mezzo al fuoco
con me
senza indietreggiare.
Non mi interessa sapere
dove o cosa o con chi
hai studiato.
Voglio sapere
cosa ti sostiene
da dentro
quando tutto il resto crolla.
Voglio sapere
se sei capace di stare da solo
con te stesso
e se veramente ti piace
la compagnia che hai
nei momenti vuoti.
-----
*** ORIAH, soprannominata Mountain Dreamer, n. 1954, scrittrice e storyteller canadese, Invito, traduzione di Massimo Ferrario, da The Invitation, HarperONE, San Francisco, 1999, qui - Il testo, ripetutamente presente in internet con un’altra traduzione, è erroneamente attribuito da molti siti web a una nativa americana del 1890.
Anche in 'lo sguardo poIetico', 11, 12 gennaio 2013, http://twl.sh/UYc8ly
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Anche in 'lo sguardo poIetico', 11, 12 gennaio 2013, http://twl.sh/UYc8ly
Nessun commento:
Posta un commento