sabato 12 novembre 2016

#LINK / Trump, il suo liberismo xenofobo non aiuterà i lavoratori americani (Emiliano Brancaccio)

Per l’economista la sconfitta della Clinton segna la crisi di quel modello di consenso che metteva le macchine elettorali democratiche e socialiste al servizio degli interessi della grande finanza. Ma la Trumpnomics determinerà un imponente trasferimento di reddito a favore dei ceti più abbienti. E se Trump continuerà a pretendere dalla FED un rialzo dei tassi d’interesse, ci saranno pesanti ripercussioni per l’Eurozona e anche per la Russia dell’amico Putin.

(...) Il dato certo è che la vittoria della destra americana è stata netta. In termini assoluti Trump ha raccolto meno voti di Clinton e a guardar bene si è situato anche al di sotto del numero totale di consensi ottenuti da Romney nel 2012 e da McCain nel 2008. Ma il meccanismo di voto federale lo ha premiato in modo inequivocabile, e ha assegnato al partito repubblicano una quaterna di poteri impressionante: Presidenza, Camera, Senato e la possibilità di mantenere il controllo della Corte Suprema. Rispetto al 2008 il partito democratico ha perso circa dieci milioni di elettori, molti dei quali situati nei sobborghi più poveri, che avevano dato fiducia a Obama ma che delusi dalla sua amministrazione si sono poi allontanati nuovamente dalla partecipazione politica. A differenza di Hillary Clinton, Sanders aveva l’appeal per tentare di recuperare quei voti. Ma rimediare alle promesse mancate di Obama e alla disaffezione che ne è seguita sarebbe stato difficilissimo. (...)

*** Emiliano BRANCACCIO, 1971, economista, intervistato da Giacomo Russo Spena, Brancaccio: “Il liberismo xenofobo di Trump non aiuterà i lavoratori americani”, 'MicroMega online', 10 novembre 2016

LINK intervista integrale qui

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