sabato 1 ottobre 2016

#MOSQUITO / Italia, nonostante (Claudio Magris)

Colpisce una sorta di trasformazione antropologica, anche del comportamento. E’ sparita perfino la deprecabile ipocrisia, che è pur sempre, com’è stato detto, l’omaggio del vizio alla virtù e quindi contribuisce in qualche modo a limitare la prepotenza o comunque vergognarsene. E’ una caduta di stile, di forme. Un tempo era impensabile per esempio che un capo di governo facesse le corna dietro la testa di un ministro. La forma è sempre legata a un contenuto e la sua caduta trascina anche quest’ultimo.

[D: Esistono persone che hanno malgrado tutto ancora oggi una visione del mondo?] 
Sì, e solo poche persone hanno pensato che la storia fosse finita.

[D: E quale visione hanno queste persone?] 
Pensano che il mondo non vada solo amministrato ma anche migliorato e reso più umano, anche se sanno di non avere in tasca la chiave dell’’apriti sesamo’. L’incertezza però aiuta ad essere più cauti e meno intolleranti e a non credere di possedere delle formule magiche. Non bisogna pretendere sempre di avere trovato la strada giusta, ma nemmeno abbandonarsi allo smarrimento per aver preso una strada sbagliata. Si può sempre in qualche modo correggersi. 

*** Claudio MAGRIS, 1939, scrittore, germanista, ex senatore, intervistato da Alain Elkann, rubrica ‘Domenica con?, ‘La Stampa’, 22 febbraio 2009


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