Fino all’età di 30 anni, forse anche un po’ dopo, la poesia mi diede un grande piacere. Ora, e da molti anni, non riesco a leggerne nemmeno una riga. La mia mente sembra essere diventata una macchina per macinare leggi generali sulla base di una grande mole di fatti. Se dovessi rivivere la mia vita, mi imporrei di leggere poesie e di ascoltare musica varie volte alla settimana. La perdita della capacità di gustarle è una perdita di felicità, che potrebbe essere nociva all’intelletto e più probabilmente al carattere morale, poiché disabilita la parte emotiva della nostra natura.
*** Charles DARWIN, 1809-1882, scienziato inglese, autore di L’evoluzione della specie, 1859, citato da John Naisbitt, futurologo statunitense, Mindset. Il segreto del futuro, 2006, Etas Libri, Milano, 2008.
Nessun commento:
Posta un commento