Di tutti i discorsi razzisti o "non sono razzista però", la cosa che mi colpisce di più è sempre l'ingenua arroganza di chi pensa che la terra in cui è nato gli appartenga. La Terra non può appartenere a nessuno, perché è di chi verrà. Figuriamoci quella porzione di terra inventata che chiamiamo nazione. E non c'è merito nell'essere nati sulla pagina "giusta" dell'atlante economico, solo caso, o fortuna.
Non voler costruire società "giuste" su sfruttamenti ingiusti, rifiutare il concetto di muro, allungare la mano a offrire aiuto, dovrebbero venire da sé.
*** Cecilia STRADA, presidente Emergency, 'facebook', 9 settembre 2016, qui
In Mixtura altri 6 contributi di Ceciclia Strada qui
Nessun commento:
Posta un commento